“Posso raccontare una barzelletta? Ci sono un francese una tedesca
e 2 italiani.” Potrebbe iniziare così il suo discorso. Oggi a Cannes, si svolge
il G20 e nell’aria c’è grande attesa. Ci si chiede quando possa durare il
discorso di Berlusconi. I bookmakers sono d’accordo a fissare la quota più
bassa a meno di un minuto, visto che si pensa che tra una barzelletta e l’altra
la parte seria durerà sì e no 20 secondi. Accompagnato dal ministro Tremonti,
che ieri ha tenuto un excursus sull’importanza della sagra della zucca per la
nostra economia, Mr.B deve dare risposte all’Europa in termini di fiducia e
concretezza. E se sulla rete si ironizza il capo del governo con “oggi
si balla il Can-Can” oppure “è meglio andare a Lourdes, visto che non è nemmeno
lontano”, il governo italiano è convinto di riuscire a convincere Sarkozy e
Merkel con un maxiemendamento che sa aria fritta, pieno di nulla. Significa che
la Grecia rimane vicina, non solo dal lato geografico.
La dichiarazione
della Merkel "per
noi contano i fatti", ha lasciato sgomento il nostro governo, totalmente
disorganizzato al pensiero di fare qualcosa di davvero consistente, invece
della solita ciarla. “La barca Italia è nella
tempesta, ma il comandante e gli alti ufficiali son chiusi nella cabina di
pilotaggio un po’ a brindare un po’ a litigare” attacca l’IDV che grida a gran
voce le dimissioni e il governo transitorio insieme al PD. Fanno eco l’Abi, l’Ania e
CONFINDUSTRIA, che chiedono la verifica delle condizioni necessarie per
prendere decisioni.
Intanto Papandreu
spiazza la Merkel con la conferma del referendum greco, che ha fatto
posticipare l’argomento Europa sulla lista dell’ordine del giorno. Papandreu
infatti è stato convocato ieri per un colloquio sulla crisi alla vigilia del
summit G20, per chiarire la posizione del governo greco.
Sul fronte bilaterale Francia-Usa, si annuncia
una forte intesa tra Sarkò e Obama sulla tassa delle transazioni finanziarie, decisioni che però
sono subordinate al chiarimento della posizione del governo italiano. Quello
che ci si aspetta dall’Italia sono riforme strutturali, che permettano di arginare
un debito pubblico troppo alto, che impedisca allo spread Pbt e Bund di aumentare a
livelli che sono già ora insostenibili. Pare invece che il maxiemendamento non
accenni a una patrimoniale e sia molto vago sulla lotta all’evasione fiscale.
Si deduce che il G20 italiano darà poche risposte serie, e tutto il resto
saranno parole al vento.